
Oggi partiamo con due
dettagli che raffigurano dei neonati in fasce. Provate a capire chi è il
maschio e chi è la
femmina.


Bene, se avete pensato che quello fasciato in
blu sia in maschio, e quello in
rosso la femmina, guardate la prossima immagine.
Come potete vedere, l’associazione colore-genere, in questo caso è invertita.
La simbologia dei colori

Per
secoli i
colori hanno avuto una
dimensione simbolica. Il
blu la sfera divina, in riferimento al manto della
Vergine, molte volte era associato alle
femmine, mentre il
rosso o
rosa, erano associati al
sangue, simbolo del sacrificio di
Gesù, perciò ai
maschi.
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Ancora negli anni Venti del
Novecento una
rivista specializzata in
moda per bambini indicava che il
rosa, essendo un colore più forte e deciso era adatto al maschio, e il blu, più delicato, alle femmine.
Però nelle decadi successive inizia una progressiva inversione, perché gli uomini si vestono in tinte sempre più scure, mentre quelle più chiare restano legate alla sfera domestica.
Negli anni 50 l’associazione diretta del rosa per le femmine si consolida con la creazione della Barbie.
Oggi, finalmente stiamo andando oltre questi automatismi di colore e genere.
I putti di Andrea della Robbia

Torniamo ai nostri
bambini in fasce: sono i meravigliosi
putti realizzati in
terracotta invetriata da
Andrea della Robbia che dal 1487 decorano l’edificio dello
Spedale degli Innocenti, progettato da
Filippo Brunelleschi.

Lo scultore ha realizzato
10 neonati, uno diverso dall’altro e la maggior parte di quelli che hanno le
fasce allentate, e si può vedere che sono
maschi, hanno le fasce di colore vinaccia.

I
putti sono diventati il
simbolo dello Spedale degli Innocenti, che è il primo
brefotrofio in Europa.

Avete mai visitato il Museo degli Innocenti?
Il calendario Un Avvento Particolare è un’idea di Katia Martinez – KATIAFLORENCEGUIDE
La mascotte Fiorino è ideata da Simone Frasca